Come smaltire l’olio esausto in officina
Non tutti sanno che lo smaltimento dell’olio motore esausto è un lavoro da svolgere con estrema attenzione, anche quando parliamo di attività da svolgere a casa. Ovviamente se ci dirigiamo verso il lavoro professionale, nelle officine meccaniche, le procedure per raccogliere e smaltire gli oli usati sono un dovere a norma di legge.
Senza dimenticare che questi liquidi possono essere pericolosi, sicuramente tossici per l’uomo e infiammabili. Ci sono delle regole da rispettare per effettuare queste operazioni sicurezza, per sé e per l’ambiente. Ma abbiamo anche diversi strumenti che ci possono utilizzare in questo percorso di raccolta degli oli lubrificanti utilizzati.
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Cos’è l’olio esausto, una definizione
Per comprendere come smaltire l’olio esausto dobbiamo capire di cosa stiamo parlando e quali sono le caratteristiche. Nello specifico, è un prodotto di scarto che deriva dalla perdita delle proprietà lubrificanti. L’uso della lubrificazione in meccanica è una pratica antichissima e fondamentale. Molti motori di veicoli o nei macchinari industriali, in sezioni differenti, hanno bisogno di un liquido che lubrifichi ingranaggi.
Si tratta di olio minerale o sintetico che nel tempo perde efficienza e si deve cambiare. E diventa un rifiuto speciale perché contiene contaminanti come metalli pesanti, idrocarburi incombusti e altre sostanze tossiche che possono causare danni ambientali e all’uomo. Per avere un riferimento, il cambio d’olio di un’automobile può inquinare un’area di mare grande come un campo di calcio (fonte www.itelyum-regeneration.com).
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Le leggi che regolano lo smaltimento
Come anticipato, lo smaltimento dell’olio esausto è un dovere. E ci sono delle leggi che regolano quest’attività: chi non le rispetta va incontro a pesanti sanzioni. A definire questi obblighi è il decreto legislativo del 27 gennaio 1992, n. 95: attuazione delle direttive n. 75/439/CEE e n. 87/101/CEE relative alla eliminazione degli olii usati. Questo documento interviene sulle procedure di smaltimento, stoccaggio, ricordando sempre che:
È vietato qualsiasi scarico degli oli usati delle acque interne di superficie, nelle acque sotterranee, nelle acque marine territoriali e nelle canalizzazioni; qualsiasi deposito e/o scarico di oli usati che abbia effetti nocivi per il suolo, come pure qualsiasi scarico incontrollato di residui risultati dal trattamento degli oli usati; qualsiasi trattamento di oli usati che provochi un inquinamento dell’aria superiore al livello fissato dalle disposizioni vigenti.
Le sanzioni per lo sversamento degli oli esausti (si parla anche di olio per la frittura che pensiamo di poter buttare nel tombino) variano dal contesto locale e dalla gravità del fatto. In linea di massima, chi non si preoccupa dello stoccaggio e della consegna alle ditte specializzate dell’olio esausto in officina può essere punito.
Le multe che vanno dai 260,00 € ai 1550,00 €. Quindi conviene rispettare le procedure di smaltimento definite dalla legge. Vale a dire il conferimento a organi predisposti che possono rigenerare o distruggere gli oli.
Le procedure per smaltire gli oli esausti
L’obbligo da parte di chi produce questo tipo di liquidi è quello di non procedere in autonomia ma affidare il prodotto di scarto a organizzazioni statali (ad esempio la raccolta dei rifiuti locale) o aziende specializzate che si occupano di attività professionali. E sono adibite a smaltire grandi quantità di oli minerali esausti raccolti.
A questo punto, le aziende hanno la possibilità di recuperare e riciclare con un processo di rigenerazione molto utile in termini di impatto ambientale. Ove non possibile, si procede con la combustione per alcune industrie che usano l’olio esausto come alimentazione per gli altoforni. Ultima spiaggia: la termodistruzione, relativa a una piccola quantità di oli altamente inquinanti che non possono essere riutilizzati in alcun modo.
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Come procedere in officina con gli oli
Il dovere per chi produce oli esausti, oltre a consegnare i liquidi a chi di dovere, è anche raccogliere e conservare (stoccare) il materiale nel modo corretto. Quindi, dopo aver compreso che non possiamo buttare l’olio vecchio dove ci capita e che dobbiamo procedere con la consegna alle aziende predisposte, dobbiamo procedere con lo stoccaggio in contenitori specifici, che sono dei raccoglitori progettati apposta per questo scopo.
Ci sono anche diversi accessori che ti possono supportare in questo lavoro come, ad esempio, imbuti specifici, vaschette per il recupero degli oli esausti semplici o con pompa rotativa manuale. L’importante è assicurarsi che non ci siano perdite che potrebbero portare a sversamenti degli oli e dei liquidi per i freni non più utili.