Cosa sono e come si usano le pinze a becco?
Le pinze a becco sono strumenti praticamente indispensabili in qualsiasi officina meccanica. Ma anche nella bottega di un fabbro le troverai e lo stesso vale per un garage personale o la cassetta degli attrezzi di chi vuole essere sempre pronto per un lavoretto in casa. Il motivo è semplice: la classica forma sottile e allungata.
Le estremità di queste pinze sono pensate per effettuare una serie di lavori di precisione, ma senza perdere di vista la tenacia e la forza che puoi imprimere grazie a una presa sicura. Detto in altre parole, con le pinze a becco puoi unire due aspetti decisivi per alcuni lavori. Vuoi conoscere meglio questo strumento essenziale?
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Cosa sono le pinze a becco, definizione
Le pinze a becco sono strumenti composti da due manici, coperti da materiale plastico con forma ergonomica, che permettono alle estremità affusolate di aprire e chiudersi in modo da afferrare, piegare e manipolare ciò che serve. Sono utilizzate soprattutto nei lavori di precisione o in spazi molto ristretti.
Il vantaggio sostanziale di questi attrezzi è proprio la capacità di insinuarsi in angoli particolarmente ridotti e muovere gli oggetti necessari senza particolari problemi dovuti agli spazi ristretti. In realtà, alcune tipologie di pinze a becco devono la loro forma anche al tipo di lavoro (molto specifico) che svolgono.
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Cosa valutare nelle pinze a becco?
Ci sono alcuni aspetti importanti quando devi prendere una decisione e scegliere la tua pinza con becchi sottili e allungati. Ecco una lista specifica di tutto ciò che bisogna valutare prima dell’acquisto (che puoi fare anche online):
- Forma della pinza
- Lunghezza totale
- Dimensioni ganasce:
- Lunghezza
- Larghezza
- Spessore
- Larghezza punte ganasce
- Spessore punte ganasce
- Material de aplicación
- Delle ganasce
- Del manico
- Standard norma ISO
Se cerchi un punto di riferimento per acquistare delle pinze con punte a becco di qualsiasi tipologia e fattura, puoi dare uno sguardo allo store online Ineco che ti permette di scegliere tra le migliori soluzioni del brand Total.
- Mini pinza con becchi ad ago
- Pinza con punte semi tonde con manici isolati
- Pinza autobloccante con estremità lunghe
Come sono fatte queste pinze specifiche?
A parte la caratteristica estremità affusolata, questi attrezzi sono solitamente costruiti in acciaio al cromo vanadio in modo da garantire massima resistenza a torsioni e pressioni. Per usi particolari, si preferiscono i modelli in acciaio inox che garantiscono maggior possibilità di affrontare ambienti corrosivi e umidi.
Poi ci sono le aree di presa da valutare. Alcuni modelli – soprattutto quelli piatte – hanno superfici dentate che permettono di afferrare in sicurezza gli oggetti. Ad esempio, con un modello piuttosto stretto potresti anche estrarre una chiave spezzata dalla serratura della porta di casa. I modelli pensati per i lavori di elettronica, inoltre, hanno una sezione tagliente che può essere utilizzata per troncare, tagliare e spellare (in extremis) i cavi.
Altro aspetto da considerare tra queste pinze che non devono mai mancare in officina: il manico. Deve essere in materiale plastico, con forma ergonomica. Alcune soluzioni, inoltre, hanno una particolare copertura isolante (ad esempio i modelli con certificazione VDE) per operare in sicurezza su impianti elettrici.
Le principali tipologie di pinze a becco
Il tema fondamentale da mettere sotto esame: analizzare i tipi di pinze a becco che puoi scegliere per la tua cassetta degli attrezzi. In primo luogo dobbiamo prendere in considerazione le punte che possono essere tonde, mezze tonde e piatte. Nel primo caso, le estremità sono completamente circolari e affusolate.
Le mezze tonde e quelle piatte, invece, si avvicinano a una forma squadrata e sono molto utilizzate soprattutto tra gli idraulici e i lattonieri (chi monta canali e tubature). Calcola che le pinze a becco mezze tonde sono le più comuni e versatili perché permettono di afferrare, modificare e gestire una gran quantità di oggetti.
Poi possiamo definire le tipologie di pinze a becco in base alla lunghezza (esistono anche quelle con manici molto slanciati). Quelle più slanciate sono decisive per raggiungere zone non accessibili, come ad esempio l’interno di motori o apparecchi elettronici. Mentre le pinze con becchi curvi servono ad afferrare oggetti in spazi ristretti o per piegare elementi metallici. Calcola che la curva di queste pinze può essere di 45 gradi o di 90 gradi.
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Pinze con punta sottile per usi specifici
C’è una particolare tipologia di pinza a becco: quelle per gli elastici e i fermi che bloccano i cuscinetti. Sono caratterizzate da punte sottili e tonde e da un meccanismo di apertura inverso. Ovvero, se stringi i manici le estremità si allargano. Ancora, esistono delle pinze a punta sottile con terminale adatto ad afferrare i cavi delle candele auto: si usano solo nelle officine meccaniche e semplificano il lavoro di manutenzione sui motori a scoppio.