Cómo roscar una tubería: consejos y herramientas necesarias
Una delle domande del fai da te: come filettare un tubo? Questa situazione si presenta quando stai facendo un lavoro di idraulica, quando ti rendi conto che un tubo perde e devi cambiare una sezione. Purtroppo non tutto combacia alla perfezione, quindi devi tagliare il tubo e filettare.
Cosa significa esattamente? Con il termine filettatura si intende quel processo che permette a un elemento di acquisire il profilo necessario per ospitare un elemento avvitante. Un bullone, ad esempio ha una filettatura femmina, un perno invece è maschio. Quindi esistono due tipi di filettatura e anche il tuo tubo ha bisogno di essere sagomato in modo da risolvere il problema. Per ottenere un buon risultato devi avere una filiera e un gira filiera (o madrevite).
Questo attrezzo permette di creare la filettatura intorno a un tubo o a un altro elemento che ha bisogno di un solco regolato e sagomato a regola d’arte per ospitare altri elementi. E per raccordarsi con tutto ciò che ti serve. Ma come filettare un tubo? Quali sono i consigli necessari per chiudere il lavoro? Ecco qualche consiglio utile per ottenere una buona filettatura e per acquistare gli strumenti giusti.
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Filiera e portafiliera: caratteristica e prezzi
L’attrezzo per filettare, in realtà, è un composto. C’è il portafiliera che è un braccio con un supporto vuoto che serve a ospitare il bussolotto che permette di fare la filettatura, ovvero la filiera. Ce ne sono diversi perché devi essere in grado di creare diverse misure di filettature. Ci sono kit di filiere particolarmente complessi e forniti, che raggiungono i livelli utili a un meccanico professionale, o piccoli box che possono essere utili in qualsiasi garage. Come filettare un tubo? Con queste soluzioni puoi trovare la risposta, ma devi scegliere con cura.
Le filiere si trovano in cassette porta attrezzi che costituiscono dei veri e propri kit con boccole e filetti che permettono di filettare tubi, perni e bulloni. Per i lavori meno impegnativi si usano portafiliere con due leve brevi per fare la filettatura, mentre chi si occupa di idraulica e meccanica a tempo pieno, di solito, sceglie anche delle boccole più grandi con leve lunghe che servono a filettare tubi di grandi dimensioni e di materiali differenti.
I prezzi della filiera per tubi, ovviamente, variano in base alla grandezza del kit e alla qualità degli strumenti. Puoi trovare soluzioni a poche decine di euro e valigette professionali che superano i 500 euro. In questo settore tutto dipende da quanto vuoi spendere e cosa devi fare. Se devi filettare pochi tubi a casa non conviene spendere un patrimonio, riflessione differente se invece la filettatura è quotidiana e sempre impegnativa.
Per approfondire: dai uno sguardo agli strumenti per filettare di Krino
Come filettare a mano tubi idraulici
Per filettare un tubo a livello industriale ci sono delle macchine che consentono di portare a termine il lavoro in modo professionale. Ma nel fai da te questo è un obiettivo lontano. Quindi, se non hai amici in officine specializzate, devi filettare a mano. Come si procede? Devi acquistare una filiera, o madrevite, uno strumento per fare dei solchi nel metallo di varia grandezza. E in entrambi i sensi, ovvero come filettatura femmina o maschio.
Con la filiera è facile filettare un tubo idraulico. Come si procede? Inserisci l’elemento in una morsa e fai sporgere l’estremità di circa 20 centimetri. Lima leggermente per circa 5 centimetri in modo da creare un invito conico per la filiera, aggiungi olio da taglio per lubrificare l’attacco sul quale andrai a posare la boccola della filiera. Che dovrà essere della stessa misura del tubo. A questo punto gira in senso orario.
Così la filiera si avvita sul tubo e, contemporaneamente, crea la filettatura sul metallo. Per evitare di rompere la filiera devi tornare indietro, in senso antiorario, per eliminare le rimanenze del metallo e lubrificare la zona da filettare. Usa con cura questi attrezzi, sono potenti e precisi ma molto delicati.
Usa l’olio adatto per lubrificare la filettatura
Sembra un dettaglio, invece devi fare molta attenzione all’olio che usi quando lubrifichi la filettatura se vuoi ottenere un grande risultato. In particolare dipende dal materiale che stai tagliando: se si tratta di acciaio, come suggerisce Wikipedia (anche fonte dell’immagine in basso), puoi usare olio combustibile mentre per l’alluminio va bene quello a emulsione. L’ottone può essere filettato a secco mentre il rame con l’olio di colza.
Cosa fare dopo la filettatura di un tubo
Ora che hai filettato il tubo cosa devi fare? Se si tratta di un lavoro idraulico la strada è semplice: metti della canapa o del teflon sulla filettatura e guarnisci il tutto con pasta sigillante. In questo modo hai creato una vera e propria guarnizione a prova di acqua. Se vuoi unire due tubi, ad esempio, devi solo avvitare il giunto e l’altro tubo per avere, in pratica, un unico elemento.
Da calcolare bene spazi e materiale disponibile sul tubo: la filettatura porta via molto materiale e devi essere sicuro che l’operazione non indebolisca il supporto. Soprattutto quando vuoi filettare tubi di rame o alluminio, materiali particolarmente delicati rispetto al più resistente acciaio. Ricorda, infine, di fare la giusta manutenzione agli attrezzi dopo la filettatura: le boccole e i filetti devono essere ripuliti dai trucioli e dal materiale di risulta con un buon getto di aria. A proposito ecco come scegliere un compressore.
Filettare internamente: come muoversi e con quali strumenti
Come già anticipato ci sono due tipi di filettature: interna ed esterna. Quella esterna (conosciuta come maschio) serve a generare una superficie filettata per ospitare all’esterno un giunto o un bullone. Ma è possibile anche filettare un tubo internamente, in modo da accogliere un perno o un altro tubo. Per fare quest’altra filettatura, nota come femmina, hai bisogno di uno strumento diverso, ovvero un filetto con relativo braccio per girare.
La procedura per filettare una superficie interna, che sia una piastra o un tubo, è la stessa: devi girare la madrevite e oliare il metallo, facendo qualche giro al contrario per eliminare i trucioli di metallo. L’attrezzo in questo caso non è una boccola ma una sorta di punta di trapano filettata che ricorda le fattezze di un perno. Solo che la filettatura è capace di creare dei solchi nel metallo.
I filetti hanno sempre un’estremità quadrata per bloccare l’elemento sagomante nell’attrezzo che usi per far girare la lama. Anche in questo caso devi valutare con cura lo spessore del materiale: una filettatura interna di un tubo o di una piastra porta via un bel po’ di materiale e rischi di indebolire l’elemento se non hai calcolato bene gli spazi e gli ingombri. Il rischio è quello di rendere tutto più debole e poco stabile, e di dover rinunciare al supporto.
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Come filettare un tubo: la tua esperienza
Filettare un elemento in metallo o in plastica PVC è un’operazione semplice? Dipende dai tool e dall’esperienza. Spesso si vogliono filettare elementi molto resistenti (tipo un tondino di acciaio) con strumenti di scarsa qualità. Il risultato rischia di essere pessimo: in questi casi, come in molti altri, la qualità può fare la differenza. Tu hai già filettato dei tubi? In che modo? Con quali esiti? lascia la tua esperienza nei commenti.