Tutte le differenze tra acciaio e ferro, anche in termini di resistenza
Chi lavora nel mondo delle riparazioni o delle costruzioni deve conoscere la differenza tra ferro e acciaio. Lo stesso vale per gli appassionati di manutenzione, fai da te e riparazioni: questo dettaglio non può passare inosservato. Perché può capitare di dover decidere se e come forare l’acciaio temprato o inox o tagliare il ferro.
Per farlo al meglio devi conoscere la sua composizione. Potrebbe essere ghisa, alluminio, ottone. O, appunto ferro. Cosa cambia rispetto all’acciaio? Cerchiamo di scoprire le divergenze tra queste soluzioni così diffuse.
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Cos’è il ferro, una definizione
Per capire qual è la differenza tra ferro e acciaio dobbiamo conoscere questi elementi. Iniziamo dal primo, noto fin dall’antichità come un metallo resistente e lavorabile in modo da creare armi e utensili. Dal punto di vista tecnico, il ferro è un elemento chimico con simbolo Fe e numero atomico 26. È un metallo molto diffuso sulla terra.
Il ferro è rinomato per robustezza e duttilità. Viene definito come metallo di transizione, quindi presenta caratteristiche chimiche e fisiche particolari come la già citata duttilità ma anche malleabilità, conduttibilità, durezza e capacità di creare nuovi metalli. Il ferro è il componente principale dell’acciaio, una lega di ferro e carbonio.
Spiegazione dell’acciaio
La differenza tra i materiali in esame passa da quest’ulteriore definizione. L’acciaio è una lega creata grazie alla composizione, nella maggior parte dei casi, di ferro e carbonio (2% di solito). Poi c’è la possibilità di aggiungere ulteriori elementi per avere delle qualità specifiche. Come, ad esempio, durezza o resistenza alla corrosione.
Ad esempio, l’acciaio HSS ad alta velocità aggiunge cobalto alla lega ma anche di molibdeno, tungsteno e cromo. Combinati con il carbonio della lega abbiamo le qualità che ci servono per strumenti da taglio e per la foratura (seghe, punte trapano elicoidali) particolarmente efficaci: tenacità, resistenza al calore, durezza.
Differenza tra ferro e acciaio
Ora che abbiamo una definizione base di entrambi gli elementi, proviamo a delineare le differenze pratiche e strutturali tra ferro e acciaio. Il primo elemento è un metallo già presente sulla terra mentre il secondo è una lega artificiale tra due elementi differenti: il carbonio e, appunto, il ferro. Che resta un elemento chimico puro.
Il ferro, nella sua forma pura, resta un metallo morbido e duttile. Difficilmente può essere utilizzato, almeno oggi, nel quotidiano dato che tende ad arrugginirsi quando entra in contatto con acqua e umidità. L’aggiunta di carbonio, quindi la creazione dell’acciaio, conferisce al ferro maggiore forza e durezza.
Con l’aggiunta del cromo, la lega di ferro e carbonio si trasforma in quello che conosciamo come l’acciaio inox che risolve uno dei problemi storici del ferro: la corrosione. Infatti questo materiale non si arrugginisce. Il ferro puro ha una temperatura di fusione di circa 1.538 gradi Celsius mentre l’acciaio fonde tra i 1.370 e i 1.520 gradi.
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Qual è il più resistente?
Il ferro è un materiale base mentre l’acciaio è una lega che nasce grazie al ferro. Il quale non viene usato spesso nella sua forma pura dato che l’acciaio è più resistente a corrosione e sforzi meccanici. Ecco perché viene utilizzato nell’automotive, nell’industria navale e aerospaziale, nella produzione di utensili. Come fa anche Krino che usa solo acciaio HSS nelle varie combinazioni CO e TiN per produrre utensili da taglio e foratura.