Come scegliere una sega a tazza per forare il legno
Questo è un punto che nessuno può ignorare quando decide di portare a termine determinati lavoro: la sega a tazza per forare il legno può fare la differenza nella tua cassetta degli attrezzi. Certo, l’attenzione cade in primo luogo sulla qualità del trapano che deve essere sempre adeguato allo scopo. E deve avere un mandrino di qualità, un’impugnatura ergonomica e una potenza sufficiente.
Poi ci sono le punte del trapano da scegliere: cosa acquistare se vuoi bucare il calcestruzzo? Cosa ti serve se vuoi fare un buco nel vetro? Ogni materiale ha le sue caratteristiche ed esige delle punte specifiche. Questo vale anche per il legno, anche se la situazione cambia se il diametro del buco da eseguire supera le misure che possono essere eseguite da una mecchia normale. A un certo punto, infatti, devi usare le frese a tazze. Di cosa stiamo parlando? Ecco una definizione di questi attrezzi e una piccola guida per acquistare la soluzione adeguata.
Gli argomenti del post
Cos’è una sega a tazza per forare il legno
La sega a tazza, è una punta del trapano a forma di cilindro e con un bordo dentato che serve a tagliare il materiale con il quale viene a contatto per tutta la dimensione della circonferenza disegnata dal profilo. In questo modo sagoma la base in questione con un diametro preciso ed esegue un foro di dimensioni più o meno ampie. Si va dai 20mm ai 60mm e oltre, superando le possibilità offerte da qualsiasi punta tradizionale.
Esistono frese a tazze per il cartongesso, le mattonelle, la plastica e ovviamente legno (ma anche altri materiali più duri). Si fissano tutte al mandrino del trapano e la foratura è gestita da una punta centrale che dà alla lama circolare stabilità e precisione: senza questo elemento sarebbe difficile ottenere un foro preciso. Il materiale può variare in base alle necessità e si passa dall’HSS al diamante, passando per il carburo di tungsteno.
Per approfondire: come fare un buco nel vetro
Caratteristiche di una sega a tazza di qualità
La sega a tazza per forare il legno deve essere, per ovvi motivi, uno strumento di qualità se vuoi preservare la base da lavorare. Se scegli male, se decidi di risparmiare proprio nel momento in cui devi investire, rischi di rovinare ciò che potrebbe essere un bene prezioso. O comunque un oggetto non semplice da rimpiazzare.
Allora, come deve essere una buona sega a tazza per forare il legno? In primo luogo conviene acquistare seghe con una buona punta al centro in HSS e monoblocco, non assemblate. Meglio avere un kit con diverse dimensioni e non un’unica soluzione a più lame.
In realtà la scelta dell’HSS può essere interessante per diversi motivi. Ad esempio questo è un materiale valido per usi differenti – pannelli di compensato, cartongesso e plastica – ma se hai dei lavori più impegnativi da svolgere conviene rivolgere la tua attenzione altrove. Ad esempio sul carburo di tungsteno, una combinazione che offre una qualità diversa e una resistenza superiore all’uso intensivo sui materiali più duri.
Inoltre queste realtà adeguate alle attività impegnative hanno un benefit in più: i tempi di surriscaldamento sono inferiori, mantengono meglio il calore e non bruciano il legno. Questo comporta una migliore espulsione dei trucioli e un’operazione più precisa. Ovviamente ad avvantaggiare questo processo non c’è solo la scelta del materiale ma anche la forma. A questo punto, però, si apre un discorso diverso.
Sega a tazza per fori ciechi e passanti
Alcune seghe a tazza per il legno sono pensate per avere dei fori passanti, ovvero per permettere alla lama di forare per intero lo spessore della superficie. Questa può essere una scelta adeguata se devi creare l’alloggio per prese elettriche o lampadine. Cioè quando hai bisogno del passaggio completo.
Non tutte le esigenze però sono allineate con quest’attività. Potresti aver bisogno di tazze per creare buchi ciechi. Vale a dire dei vuoti definiti con precisione in una base spessa che serviranno, ad esempio, ad alloggiare maniglie, serrature e meccanismi tipici di armadi e porte. Quest’ultimo caso le esigenze sono quelle di un vero artigiano e si allontanano da quelle che potrebbero essere le necessità di un appassionato di bricolage.
Stesso discorso vale per chi si occupa di lavori in casa. Ad ogni modo la tua scelta deve essere votata anche a questo aspetto. Ci sono sega a tazza per forare il legno in modo da attraversare il materiale per intero, da parte a parte, e altre soluzioni ti danno la possibilità di fermare la foratura dove preferisci per incastrare altri pezzi di legno o inserire metallo. Alternativa valida: acquistare tazze adatte ai fori ciechi e passanti.
Da leggere: come cambiare una presa elettrica in pochi minuti
Hai acquistato la sega a tazza per forare il legno?
Queste sono le informazioni base per comprare una sega a tazza per forare il legno con le indicazioni giuste, con una base definita che ti indica la strada da seguire. Il punto di partenza è semplice: investire in base alle necessità. Non tutte le tazze sono adatte ai tuoi scopi, e per forare il legno conviene sempre puntare verso prodotti specifici.
Ecco perché Krino ha pensato ad alcuni prodotti specifici per questi lavori, come la sega a tazza (art. 05078) per fori passanti l’art. 21060 che si posiziona come prodotto per qualsiasi materiale. Tutto questo senza dimenticare la sega a tazza (art. 05067) per fori ciechi. Tu hai già scelto? Come ti sei orientato per l’acquisto?
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