Come intonacare un muro vecchio
Per risparmiare e sfruttare il fai da te serve una guida che spieghi come intonacare un muro vecchio. Un muro interno o esterno che ha sulle proprie spalle i segni del tempo. Se la condizione è drammatica non vale la pena investire tempo e risorse per rasare un muro rovinato. Magari c’è bisogno di una ristrutturazione completa.
Ma con un buon lavoro di recupero, e con gli attrezzi adeguati, è possibile intonacare un muro vecchio nel miglior modo possibile. Chiaramente non puoi stuccare un muro scrostato, prima devi sistemarlo al meglio.
Spesso i muri sono soggetti all’umidità, vengono rovinati dagli agenti atmosferici e muffe di vario tipo. Per questo è importante mantenere una manutenzione continua e costante. Magari con verniciate costanti, anno dopo anno.
Se questo non avviene il rischio è chiaro: vernice scrostata, macchie di muffa sul muro e intonaco cadente. Questo è un problema evidente sia per questioni estetiche che per la struttura stessa della struttura.
Gli argomenti del post
Cosa sapere prima di mettere l’intonaco
Per intonacare un muro esterno o interno hai bisogno di competenze e manualità degna di nota. Se non sai cosa stai facendo rischi di perdere tempo e fare danni, quindi ti consiglio di contattare un professionista. Inoltre hai bisogno della strumentazione adeguata. Come ripristinare un muro? Ecco gli attrezzi per intonacare:
- Martello e scalpello.
- Pennello.
- Acqua.
- Frattazzo metallico
- Asse di legno precisa e dritta.
Ovviamente servono intonaco e calce. Per avere una parete intonacata degna di questo nome ti sporcherai, quindi assicurati di indossare gli abiti da lavoro adatti a questo scopo. Inoltre puoi trovare i migliori martelli e scalpelli sul sito web Ineco: qui hai tutta l’attrezzatura utile per intonacare muri e muretti esterni.
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Scegliere l’intonaco giusto per i muri vecchi
Esistono tre tipi di intonaco per sistemare un muro scrostato. Il rinfazzo o abbozzo è la base di partenza che livella, poi c’è l’arricciato o l’intonaco rustico che compatta il lavoro e passaggio di rifinitura. Man mano che procedi cambia il livello di legame liquido: più si va verso la rifinitura e più aumenta la percentuale di calce.
Questo per evitare crepe e fessure. Inoltre la tipologia di intonaco da usare dipende dall’uso e dal tipo di parete: intonacare muro esterno vuol dire proteggerlo dagli agenti atmosferici, mentre per ripristinare un muro interno devi scegliere qualcosa di utile per la condensa e l’umidità. Ma qual è il tipo di intonaco da usare?
Ci sono diverse soluzioni in base all’uso. Ecco una lista per scegliere l’intonaco necessario a ripristinare le pareti. Scegli in modo da soddisfare le tue necessità, soprattutto se devi intonacare un muro vecchio.
- Intonaci di gesso: perfetti per interni e fondo.
- Intonaci cementizi: fondo su mattoni, calcestruzzo grezzo e in blocchi.
- Calce idraulica: cattura e ridistribuisce l’umidità.
- Intonaci deumidificanti: la soluzione per le parete con umidità.
- Intonaci ignifughi: per proteggere dal fuoco.
Come puoi ben intuire, l’intonaco non ha solo una funzione decorativa e quindi per rendere le pareti omogenee: la sua funzione è quella di proteggere il muro da tutto ciò che può rovinare una parete. Quindi la scelta del giusto prodotto è importante. Se non hai idea della soluzione adatta chiedi al rivenditore, ti saprà aiutare.
Come intonacare un muro interno o esterno
Per riparare un muro danneggiato devi ispezionare la parete per valutare la situazione e rimuovere eventuali detriti. Pulisci le crepe e riempile con lo stucco specifico per la muratura. Poi passa l’intonaco e procedi con le rifiniture. Questa è la procedura di base, però è giusto approfondire.
Eliminare il vecchio intonaco
Per intonacare una parete elimina ciò che è rovinato, pittura scrostata e intonaco vecchio o corroso dall’umidità. Se questi problemi – ad esempio macchie scure sui muri – derivano da perdite dai tubi devi prima risolvere la falla. Altrimenti puoi procedere con martello e scalpello per eliminare tutto ciò che non è aderente al muro.
Ricorda che l’umidità può avere cause differenti. Oltre a verificare la presenza di perdite controlla le infiltrazioni o la vicinanza con eventuali terrapieni bagnati. Sistemare muro scrostato è inutile se non fermi le macchie nere.
Togli la vernice e bagna il muro
Tolto l’intonaco vecchio? Con la raschietta devi rasare i muri: la vernice tende a cadere con il passaggio della spatola di metallo. Prima di procedere con l’intonaco nuovo devi bagnare la superficie interessata con acqua e pennello. In questo modo sarà più facile per il materiale fare presa, basta avere il muro leggermente umido.
Passaggio della prima mano: abbozzo
Ora puoi prendere l’impasto e stenderlo sul muro. Hai il contenitore nel quale hai preparato l’intonaco di base, quello che serve a creare la bozza, e puoi applicarlo sul muro in questione con la cazzuola. In questo caso non devi preoccuparti della perfezione estetica: stai dando la prima mano di intonaco, la base per la fase successiva.
Soprattutto se il muro è irregolare devi avere un riferimento di partenza per applicare lo strato successivo. Molto importante: una volta posato il primo strato di intonaco devi usare il frattazzo metallico per stendere l’intonaco e un’asse di legno con una livella per allineare la superficie del muro. Se non procedi in questo modo?
Rischi di creare una superficie irregolare. Non devono esserci eccessi di intonaco o vuoti. La livella ti aiuta a mantenere l’asse dritta e lo spigolo del legno individua eventuali sbavature, eccessi o mancanze. A questo punto ricorda di mantenere il lavoro un po’ umido per evitare crepe: questo è un passaggio per non rovinare il risultato. In alcuni casi puoi utilizzare il KC 1, a cosa serve? Si usa come fondo su mattoni e calcestruzzo.
La seconda mano di intonaco: arriccio
La seconda mano di intonaco è quella che serve a rifinire. Il suo ruolo è quello di riprendere eventuali errori di rifinitura e creare un fondo omogeneo. Ricorda qual è la procedura ideale: stendi il materiale sul frattazzo e crea un velo sul muro in modo da allineare il tutto. L’asse di legno aiuta sempre per mantenere in linea la tua creazione. Ricorda che basta un piccolo dislivello o un eccesso per avere un muro da rifare.
Subito dopo puoi passare l’ultimo strato di intonaco, quello che consente di rendere ancora più omogenea la parete. Una mano di fracasso in legno aiuta a mantenere la superficie liscia e compatta. Una volta asciugato puoi raffinare prima con una carta abrasiva per ottenere un risultato definitivo e pronto per la verniciatura.
Tutto questo deve avvenire nel momento in cui la parte che è stata intonacata sia asciutta. Cosa preferire? Prodotti traspiranti che consentono di combattere l’umidità e la ricomparsa di nuovi problemi legati all’umidità.
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Vuoi intonacare un muro vecchio?
Qui ci sono i passaggi chiave che ti consentono di intonacare un muro vecchio, un muro che ha bisogno della tua attenzione. Ripeto il concetto precedente: non è facile come sembra, se non hai almeno un minimo di esperienza nel mondo del fai da te. D’altro canto questo è un lavoro indispensabile per mantenere la tua abitazione in linea con le normali regole di pulizia e manutenzione. Allora, sei pronto per intonacare le pareti con qualche difetto?