Cos’è e a cosa serve il cacciavite cercafase?
Il cacciavite cercafase è uno strumento ben noto a chi si occupa di impianti elettrici e lavori di manutenzione di elettrodomestici. Il motivo è semplice: questo attrezzo ti dà informazioni preziose su come sta procedendo il tuo lavoro. Non è un semplice cacciavite, non serve solo a ruotare dei perni e viti.
Grazie alla penna cercafase puoi individuare la presenza di un elemento molto importante per il tuo percorso: la tensione elettrica. Ecco perché è uno strumento fondamentale nella cassetta degli attrezzi. Vuoi qualche informazione in più? Per fissare o svitare puoi utilizzare un cacciavite normale: ecco le caratteristiche.
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Cos’è il cacciavite cercafase, definizione
Stiamo parlando di uno strumento utilizzato per scoprire la presenza di corrente elettrica – nello specifico di una fase su un conduttore – in un cavo, in una presa o in qualsiasi altro punto di un circuito elettrico. Lo scopo fondamentale per cui conviene utilizzare questo attrezzo presente in ogni laboratorio di elettricista?
La sicurezza. Così puoi verificare la presenza di corrente. E agire di conseguenza, evitando azioni che potrebbero mettere a rischio la tua salute e l’integrità dell’impianto o dell’elettrodomestico che stai cercando di riparare.
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Come è fatto questo attrezzo per elettricisti
Riconosci subito il cacciavite cercafase perché la parte anteriore di metallo è simile a un normale attrezzo con punta a taglio per avvitare e svitare perni. Il manico, invece, ha una struttura particolare: di solito è trasparente e ha un bottone rosso alla fine. Nell’immagine in basso puoi vedere come è fatto un cacciavite cercafase all’interno.
All’interno dell’impugnatura si trova una luce. Esistono cercafase professionali che hanno strutture più complesse e altri che abbandonano la forma del cacciavite per diventare dei veri e propri tester. Ma la struttura base di una penna cercafase è questa: contatto in metallo, manico trasparente (bianco soprattutto), luce e bottone rosso.
Quanti tipi di cacciavite cercafase esistono?
Di base parliamo di due soluzioni: con o senza contatto. I primi hanno bisogno di far toccare la punta metallica sul metallo per assolvere al compito (cercare la tensione) mentre i secondi si devono solo avvicinare.
Semplificando così le operazioni. Poi, all’interno di queste categorie esistono cacciaviti cercafase più o meno lunghi, con manico semplice o ergonomico, punta magnetica a croce o a taglio. Tutto questo senza dimenticare che esistono anche penne cercafase che non hanno forma di giravite ma sono dei semplici punteruoli.
Come usare il cacciavite cercafase
In primo luogo dobbiamo ricordare che il cercafase deve essere utilizzato con cura, potrebbe rompersi e portare dei falsi negativi. Il che sarebbe un problema perché darebbe il via libera a delle operazioni ipotizzando l’assenza di tensione. Quindi, il cacciavite cercafase andrebbe utilizzato in modo da non dover dipendere sempre e solo dal suo risultato che comunque potrebbe essere falsato. Poi, il funzionamento è semplice.
Si poggia la parte metallica su ciò che si vuole misurare e si impugna il cacciavite in modo da toccare solo la parte isolante in plastica e si preme il bottone in alto. Questo basta per capire se passa o meno tensione, l’accensione della luce ci dà il risultato. Non ci sono rischi perché la corrente che ci attraversa è minima grazie a una resistenza ad alto valore che smorza. A patto che il cacciavite venga impugnato correttamente.
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Come si impugna la penna cercafase
Mai toccare il gambo metallico, in quel caso sarebbe trasmessa corrente diretta e molto pericolosa per l’uomo. Bisogna fare molta attenzione a questo passaggio: l’impugnatura deve essere sempre e solo sull’isolante. Ecco perché conviene sempre acquistare un cacciavite cercafase con manico generoso e parte del gambo protetta da ulteriore guaina di gomma. E se hai dubbi contatta il tuo tecnico elettricista di fiducia, non improvvisare.