Cosa sapere sulla foratura in profondità e quali punte usare
La foratura profonda è una tecnica che consente a chi opera su un qualsiasi materiale di effettuare una perforazione con una lunghezza elevata. Noi sappiamo che un trapano ha, sostanzialmente, la possibilità di intervenire su un oggetto attraverso due misure fondamentali: il diametro del foro e la sua profondità.
Nel primo caso, per fare buchi larghi nel legno o nel metallo – in realtà in qualsiasi circostanza – utilizziamo dei prodotti come le sega a tazza bimetallica HSS che trovi nel catalogo ufficiale Krino. Per intervenire sulla lunghezza dell’operazione, invece, si chiama in causa la foratura profonda. Ecco di cosa si tratta e a cosa serve.
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Cos’è la foratura profonda, una definizione
La foratura in profondità è una tecnica di perforazione in cui la lunghezza supera almeno di 5 volte il diametro della punta. Nei casi in cui questo parametro non viene rispettato ci troviamo di fronte a un’operazione standard.
L’evoluzione della foratura in profondità ci porta verso tecniche evolute e molto raffinate, in cui si superano determinati standard esigendo rapporti profondità/diametro elevati. Ma in questo caso si chiamano in causa tecniche particolari e macchinari specifici. In sintesi, la foratura in profondità riguarda la necessità di effettuare fori lunghi. Con punte che consentono di operare in questa direzione, superando il rapporto 1 a 5 con il diametro.
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A cosa serve questa tecnica di foratura?
Dimentichiamo le necessità industriali in cui la foratura viene effettuata con tecniche avanzate (tipo pezzo rotante in combinazione con quella dell’utensile), un buco profondo nelle normali operazioni di bricolage viene effettuato nel momento in cui bisogna effettuare un foro cilindrico passante o cieco in una struttura profonda.
Questo avviene nel momento in cui bisogna avvitare un perno particolarmente lungo e c’è bisogno di montare oggetti di grande spessore. La foratura profonda viene spesso utilizzata in edilizia dove i trapani tassellatori (o semplicemente con movimento battente) devono effettuare fori nel cemento armato e nella roccia.
Quali punte trapano usare in questi casi
Una parte del lavoro di foratura profonda riguarda la punta. Tralasciando le tecniche che chiamano in causa lavorazioni specifiche, tipo quelle che esigono l’uso delle punte cannone con fori per far defluire il liquido refrigerante, anche per le operazioni di foratura in profondità da svolgere in officina servono punte specifiche.
Punte che si montano sempre su normali trapani, ma sono in grado di affrontare forature lunghe e complesse senza deformazioni. Infatti, uno dei problemi tipici della foratura in profondità è la messa a dura prova dei metalli usati per le punta del trapano. Il rischio di deformarle o romperle è elevato. Ecco perché le scegliamo sempre modelli rettificati e quindi molati da un unico blocco di metallo per avere una resistenza extra.
Il materiale utilizzato è l’acciaio hight speed steel con dicitura HSS-G. Ciò significa che le punte sono modellate dal taglio nel materiale: questo le rende più affidabili sui lavori impegnativi tipo la foratura in profondità.
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Come fare un foro profondo a regola d’arte
Per lavorare su una foratura profonda si seguono le regole necessarie per effettuare un buco nel materiale sul quale stai lavorando, facendo attenzione a non forzare troppo in condizioni difficili. In primo luogo devi scegliere e montare la punta giusta, valutando la lunghezza necessaria. Poi valuti la velocità di esecuzione.
Meglio rispettare la base di partenza per ogni lavoro di foratura. Ovvero, maggior diametro vuole una velocità inferiore, soprattutto se bisogna forare in profondità. in alcuni casi, per i materiali più duri, può essere utile utilizzare un preforo che permette di raggiungere il risultato migliore sui materiali più duri. In questi casi, se la punta lo richiede, bisogna usare dell’olio refrigerante per evitare il surriscaldamento. Ad esempio, se vuoi forare l’acciaio?
Oltre a scegliere punte per metalli durissimi devi puntare su un buon liquido per evitare che la punta, nel suo lavoro di foratura in profondità, si surriscaldi perdendo di efficacia.