Come realizzare un’alesatura di un foro
Alesare un foro vuol dire modificare il diametro o l’angolazione. In pratica, interveniamo con attrezzature specifiche per cambiare alcuni parametri con la massima precisione possibile. L’alesatura di un foro può essere effettuata a mano o con macchine adibite alla rotazione di punte specifiche. I materiali coinvolti?
L’alesatura può essere fatta su blocchi di acciaio legato, rame, bronzo, ottone e addirittura plastica come il PVC o il Nylon. Si può alesare anche un buco nell’alluminio. Quello che bisogna ricordare è che resta una pratica di massima cura per la precisione e da attivare solo con strumentazione dedicata. Ma come alesare un foro?
Gli argomenti del post
Scegli la strumentazione giusta
L’alesatura di un foro viene effettuata per correggere un foro già eseguito. Si può lavorare sul diametro, apportando modifiche di estrema precisione, sulla levigatezza e sulla forma. Con le lavorazioni manuali – che si effettuano con dei giramaschi di precisione – non è possibile intervenire sulla posizione della perforazione.
Ma quali sono le attrezzature indispensabili? In primo luogo bisogna usare un’alesatrice, una macchina adibita a questa operazione. Per le attività di massima precisione, quindi per correggere la lavorazione delle punte elicoidali che spesso restituiscono finiture non adeguate, non si può prescindere da questi utensili dedicati.
Poi bisogna acquistare e usare le punte giuste. In questo caso è possibile prendere come riferimento il catalogo Krino che offre diversi strumenti. Come, ad esempio, gli alesatori a macchina HSS-CO con attacco cilindrico o i modelli a manicotto con taglienti elicoidali. Tutto questo senza dimenticare i taglienti a mano per giramaschi.
Da leggere: come fare una perforazione nell’alluminio
Valuta bene le condizioni del lavoro
Rispetto a tante lavorazioni di foratura e modifica, alesare un foro vuol dire valutare con estrema precisione alcuni aspetti fondamentali prima di eseguire l’operazione. Primo consiglio? Quando devi alesare una perforazione su un piano inclinato conviene limitare l’angolazione a massimo 5°. Nel caso in cui si debba alesare un foro cieco, la macchina che si occupa di muovere la punta deve essere regolata in modo da scendere fino a un certo punto.
Mentre con una soluzione passante, come suggerisce il termine stesso, assistiamo a una perforazione del blocco. Ma dobbiamo garantire lo spazio per far uscire i trucioli. Ricorda che esistono anche punte specifiche per fori ciechi. Un altro passaggio: quando si deve alesare un buco bisogna dare massima stabilità dell’oggetto.
Nella valutazione del lavoro di alesatura di un foro bisogna prendere una decisione molto importante: il diametro della lavorazione. L’elemento da alesare deve avere un diametro inferiore di poco e le misure sono definite iper intervenire su un numero minimo di millimetri. In questo modo si evitano oscillazioni e imprecisioni.
L’importanza della lubrificazione
Proprio per gestire al meglio la strumentazione e il materiale di risulta, e ottenere un lavoro di massima precisione, quando alesiamo un foro dobbiamo lubrificare l’operazione. Questo avviene con il liquido specifico per lavorazioni su metallo. Quale fluido si consiglia? Meglio usare un’emulsione per garantire maggior durata alle punte.
Cosa sono brocciatura e strozzatura
Una piccola curiosità prima di terminare: spesso l’alesatura viene confusa con un’altra tecnica di lavorazione dei fori: la brocciatura. Con questo termine intendiamo le attività di rimozione di materiale da sezioni complesse e forme particolari. Ad esempio un’apertura quadrata o con una dentatura. E la strozzatura, invece?
Questo è ancora un altro processo di lavorazione dei fori in cui c’è l’asportazione del truciolo per effettuare una forma o un profilo particolare. Entrambe le tecniche vengono effettuate con macchinari industriali di precisione.