Qual è la differenza tra manutenzione ordinaria e straordinaria?
Se vuoi iniziare dei lavori in casa o in azienda devi avere ben chiara la differenza tra manutenzione ordinaria e straordinaria perché in questo modo puoi capire quali sono i passaggi da mettere in pratica per procedere.
Infatti, non puoi iniziare delle ristrutturazioni senza aver ben presente cosa valutare e chiedere agli uffici del comune. Ci sono delle pratiche da rispettare ma non sempre le procedure sono uguali: molto dipende dal tipo di lavoro. Per questo è importante scoprire la differenza tra manutenzione ordinaria e straordinaria.
Gli argomenti del post
La differenza in sintesi, cosa devi sapere
Prima di approfondire le singole attività che rientrano in queste voci ricordiamo in breve i punti salienti che ti consentono di procedere a norma di legge. In modo da poter ridurre tempi e possibili inconvenienti.
La manutenzione ordinaria di una casa o un edificio è tutto ciò che permette di mantenere la struttura funzionante, allargando i possibili interventi a infissi e strutture che coinvolgono gli impianti luce, acqua e gas.
Quindi parliamo di tutto ciò che consente di mantenere in ordine la casa. La manutenzione straordinaria include le operazioni per ammodernare, ristrutturare e trasformare in modo incisivo le quattro mura e il soffitto.
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Cos’è la manutenzione ordinaria, definizione
Definita la differenza tra manutenzione ordinaria e straordinaria? Perfetto, ora è giusto concentrarci sulle voci per avere una visione delle varie attività. Iniziamo dalla prima voce, le attività che rientrano nella manutenzione ordinaria sono quelle che non comportano una rivoluzione – o quantomeno una modifica sostanziale.
Chiaramente, cambiare una lampadina o una presa elettrica sono operazioni che rientrano nella manutenzione ordinaria. Ma la lista delle attività che rientrano in questa voce è corposa. Ecco qualche esempio concreto:
- Riparazione e rifiniture.
- Tinteggiatura.
- Miglioramento degli impianti.
- Rivestimento con carta da parati.
- Impermeabilizzazione tetti e terrazze.
- Manutenzione porte e cancelli.
- Cambio grondaie e sistemi per gestire acqua piovana.
- Manutenzione comignoli e camini.
- Sostituzione degli elementi di ascensori vecchi.
- Cambio persiane.
Ovviamente tutto deve essere fatto mantenendo le caratteristiche della struttura preesistente. Ad esempio, il cambio persiane e tapparelle non deve coincidere con la modifica delle misure. Da queste differenze dipendono fattori decisivi come la documentazione necessaria e i possibili contributi per sgravi fiscali.
Manutenzione straordinaria, di cosa si tratta?
La manutenzione ordinaria riguarda la semplice ottimizzazione degli spazi interni ed esterni di una casa, un appartamento o un condominio; quella straordinaria invece ha come obiettivo il rifacimento sostanziale.
Quindi, quali sono le possibili voci che rientrano nella differenza tra manutenzione ordinaria e straordinaria? Quest’ultima condizione permette di muoversi con maggior disinvoltura in attività che possono fare la differenza.
- Cambio porte e finestre con misure differenti.
- Creazione di opere e strutture permanenti in muratura.
- Rinnovo bagno con cambio dei sanitari.
- Sostituzione caldaia.
- Lavori di consolidamento delle fondamenta.
Parliamo di interventi strutturali che possono cambiare il volto dell’abitazione o dell’attività commerciale, dell’ufficio o del magazzino. D’altro canto è giusto anche ricordare che a volte i confini sono poco chiari dato che i lavori straordinari non coincidono né con la manutenzione ordinaria, né con la ristrutturazione vera e propria.
La soluzione migliore per procedere senza intoppi: prima di iniziare qualsiasi lavoro chiedi all’ufficio tecnico del tuo comune di appartenenza maggiori chiarimenti. Oppure consulta in autonomia il Testo Unico dell’Edilizia.
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Cos’è la SCIA e quale differenza c’è con la DIA
Per concludere l’approfondimento dedicato alla differenza tra manutenzione ordinaria e straordinaria dobbiamo fare chiarezza su queste sigle. La SCIA (Segnalazione certificata di inizio attività) è il documento che si consegna al comune, insieme a tutti gli incarti necessari, per comunicare l’inizio di un’attività relativa alla manutenzione straordinaria, al restauro e al risanamento. Non consente cambio di destinazione d’uso o volume dell’abitato.
Inoltre, la SCIA sostituisce la DIA (Denuncia di inizio attività in edilizia) in ottica di semplificazione delle procedure e non è necessaria per le opere di manutenzione ordinaria. Chiedi però sempre al tuo comune di appartenenza.