Filetti riportati, cosa sono e a cosa servono
Abbiamo già parlato di come sia possibile fare filettature nuove nei fori e sui tubi e abbiamo anche affrontato il tema di come recuperare filettature rovinate. In quest’ultimo caso abbiamo citato uno strumento molto importante che vale la pena approfondire: i filetti riportati. Può capitare, in diverse occasioni, di forzare la mano su un bullone o una vite. Questi si basano su un profilo che serve a garantire la tenuta meccanica degli elementi.
Questa combinazione può essere più o meno resistente ma spesso capita che si rovini. Hai diversi modi per ridefinire una filettatura rovinata ma c’è il metodo dei filetti riportati che merita particolare attenzione. Di cosa si tratta esattamente? Ecco una spiegazione tecnica di questo piccolo nottolino che dovresti sempre avere.
Gli argomenti del post
Cosa sono i filetti riportati?
Sono uno strumento per recuperare filettature rovinate o rinforzare quelle già esistenti che devono sopportare un carico elevato. Tecnicamente parliamo di cilindri metallici, composti da filo in acciaio romboidale.
Questi filetti – noti come Helicoil – somigliano vagamente a delle molle con un fermo finale. Questa struttura consente al filetto riportato di avvitarsi sui 2 elementi tipici della struttura meccanica in questione.
- Il perno.
- L’alloggio.
Utilizzando uno strumento specifico, avviti il profilo filettato nella femmina e poi inserisci il maschio. Questo permette di rinforzare la chiusura degli elementi. Anche se bisogna sempre rispettare una serie di regole.
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Quando si usano i filetti riportati
Gli Helicoil, come suggerito, si utilizzano in diverse occasioni. La soluzione tipica vede queste strutture metalliche come rinforzo per viti, perni e bulloni che devono sostenere torsioni importanti e una coppia di serraggio elevata.
Inoltre i filetti riportati aiutano a recuperare eventuali profilazioni rovinate da pressioni importanti o errori di avvitamento. Può capitare quando stringi troppo un bullone o c’è qualche impedimento lungo la filettatura.
Con questa soluzione puoi ricreare la vecchia struttura che lega vite e alloggio. L’aspetto interessante: poter utilizzare due boccole contemporaneamente in modo da poter recuperare quello che era lo spessore originale nella combinazione bullone-perno. Per avere un’idea di questa possibilità puoi dare uno sguardo all’immagine.
Come si mettono e usano gli helicoil
Dopo aver spiegato cosa sono e a cosa servono le filettature riportate, è giusto spiegare qual è la procedura per utilizzare questi attrezzi. In primo luogo devi acquistare il kit giusto perché hai bisogno dei diametri corretti.
Ma anche di attrezzi specifici che ti consentono di avvitare o svitare le filettature. Esistono delle combinazioni già pronte per essere acquistate e utilizzate, devi solo scegliere quella adatta alle tue esigenze.
Andiamo alla fase operativa: foro e filettatura
Se il foro non è stato fatto, e la filettatura del maschio è ancora da eseguire, si procede con le operazioni di base. Quindi si sceglie una punta per il metallo HSS – tipo quelle che trovi nel catalogo Krino – e si effettua il foro.
Poi si procede con un kit di madrevite per profilare sia il maschio che era femmina con gli strumenti adeguati. È possibile utilizzare un kit pensato proprio per questo scopo, Krino ha tutto quello che serve in questi casi.
Inserimento dei filetti riportati a regola d’arte
Puoi utilizzare il nottolino per rinforzare il lavoro appena terminato. Si sceglie la boccola adeguata, rispettando le tabelle che vengono consegnate insieme al kit, e si utilizza l’apposito strumento per avvitarlo nella sede.
Attraverso questo attrezzo specifico il filetto si comprime e aderisce perfettamente alla filettatura già esistente in modo da implementare la superficie di contatto con il perno. Così da aumentare la tenuta di quest’ultimo.
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Come evitare altri problemi del genere
Se stai usando i filetti riportati per rinforzare la meccanica di viti e bulloni? Ricorda che questo sistema può essere utilizzato per risolvere un problema: le filettature spanate. Puoi evitare questo problema con un po’ di attenzione, basta utilizzare una chiave dinamometrica e seguire le indicazioni per avvitare e svitare a regola d’arte.