Filettare un foro nel ferro e nel legno
Quando lavori in casa hai sempre bisogno di avvitare un perno o una vite. Ma come fare un foro filettato? Come puoi ottenere una soluzione ideale per inserire un elemento nel legno o nel ferro in modo saldo e sicuro?
La risposta non è banale perché c’è un bisogno decisivo nei lavori in casa e nelle piccole attività del fai da te. Devi filettare e avvitare il metallo per mantenere insieme due pezzi differenti. O fissare più elementi.
Resta il bisogno di partenza: come fare un foro filettato in materiali differenti come il legno o il ferro? Ecco una guida che ti darà le indicazioni per lavorare in modo semplice, sicuro e affidabile con gli strumenti giusti.
Gli argomenti del post
Cos’è la filettatura interna ed esterna
Con questo termine s’intende quel processo che consente di intagliare un profilo elicoidale nel materiale per fare in modo che due elementi (il perno e la base) combacino e si uniscano con precisione millimetrica. Per creare un unico blocco nel momento in cui viene eseguita l’opera di avvitamento. Il vantaggio rispetto a una saldatura?
All’occorrenza puoi sempre svitare e separare i due elementi. Per ottenere questo risultato, però, devi usare gli strumenti giusti.
In questo modo puoi filettare tubi interni ed esterni, fori in blocchi di materiale e perni di diverso diametro. Gli elementi essenziali di una filettatura li trovi in quest’immagine (fonte Wikipedia):
Fondo, cresta e fianco. Questi elementi compongono l’angolo di profilo che si misura con il passo. Vale a dire una delle misure fondamentali della filettatura. Poi ci sono i diametri: interno medio ed esterno. Tutto questo viene definito attraverso le filettature metriche ISO in modo da rendere tutti i parametri compatibili e riscontrabili. Obiettivo? Avere misure universali.
Per approfondire: forare il cemento armato con il trapano
Gli strumenti per fare una filettatura
Come avere un foro filettato per le operazioni di avvitamento? In primo luogo devi procurarti le punte del trapano per effettuare il foro e le matrici per filettarlo. Questi elementi sono chiamati maschi e hanno due estremità: una affilata per creare le filettature e una seconda quadrata per permettere al giramaschi di eseguire il lavoro.
Non tutti i maschi sono uguali e per filettare un foro hai bisogno di tre elementi se vuoi portare a termine un lavoro degno di nota: sgrossatore, intermedio e finitore. Sono tre matrici con le stesse misure ma ruoli differenti:
- Il primo dà una traccia al lavoro.
- Il secondo definisce il taglio.
- Terzo maschio: migliora il risultato.
Non dimenticare il lubrificante necessario per procedere in modo snello e sicuro. Per i metalli si può lavorare bene con l’olio a emulsione, mentre per filettare la plastica puoi procedere a secco.
Come filettare un foro in legno e ferro
Bisogna effettuare un buco perpendicolare, calcolando bene il diametro necessario considerando che la filettatura andrà a consumare parte del materiale. In questi casi può far comodo lavorare con un trapano a colonna.
Poi si inserisce il maschio e si procede con il primo passaggio per sgrossare. Così puoi effettuare una filettatura di qualità, lo stesso vale per la lubrificazione. L’opera di filettatura produce trucioli: i maschi hanno delle scanalature per espellere la risulta ma conviene fare un giro indietro ogni tanto per facilitare l’espulsione.
Ovviamente esistono delle differenze rispetto all’oggetto che devi filettare, quindi puoi acquistare matrici per imprimere profili filettati su materiali di metallo tenace, ma anche più dolce e magari per il legno o la plastica.
Come si misura la filettatura di un foro?
Per valutare il lavoro nel processo di filettatura hai due valori essenziali da prendere in considerazione. Vale a dire il passo e il diametro. Quest’ultimo indica la grandezza del cilindro che passa attraverso le eliche del lavoro necessario ad avvitare gli elementi. Con il primo, invece, s’intende la distanza tra un filetto e l’altro.
Questo parametro si misura con uno strumento specifico, vale a dire il contafiletti. Si tratta di un calibro suddiviso in lamelle differenti che servono, appunto, a indicare il valore si una filettatura. Questo strumento è molto utile in fase di filettatura per capire quale maschio scegliere per ottenere il risultato su un blocco di materiale.
Usare le viti autofilettanti per il legno
Non sempre è necessario filettare con strumenti specifici quando si lavora con questo materiale, molto più tenero e modellabile rispetto al ferro. In molti casi, infatti, conviene puntare sulle viti autofilettanti. Di cosa parlo?
Sono perni che, nel momento in cui si inizia la fase di avvitamento nel legno, perforano il materiale e creano i filetti necessari per l’opera. Il modo migliore per effettuare questo processo di foratura e filettatura: scegliere un buon trapano avvitatore e relativi inserti professionali. Qualche esempio concreto? Ecco il set Krino.
Come fare un foro filettato secondo te?
In quest’articolo trovi le indicazioni essenziali per definire un foro e poi filettarlo nel miglior modo possibile. Tenendo sempre come riferimento un bisogno chiaro: usa gli strumenti giusti, non fare economia sulla qualità degli attrezzi. Una filettatura deve essere eseguita a regola d’arte per presentarsi resistente e affidabile. Sei d’accordo?