Prolungare i cavi elettrici: come e perché farlo
È importante spiegare come allungare i cavi elettrici in casa o in ufficio. Perché spesso questa è un’esigenza che può fare la differenza quando arredi i tuoi spazi e definisci la posizione degli elettrodomestici. Non per forza di frigoriferi e televisioni: puoi aver bisogno anche di prolungare i cavi di una lampada. Cosa fare in questi casi?
Spesso può essere utile spostare la cassetta elettrica e inserire le prese in un punto diverso della stanza. Ma questa è l’opzione più estrema, da considerare solo quando c’è un reale bisogno. In molti casi, infatti, conviene avere qualche centimetro in più. Quindi, come allungare i cavi elettrici? Ecco una guida semplice ed efficace.
Gli argomenti del post
Primo passaggio: lavorare in sicurezza
Vuoi prolungare il cavo di un apparecchio elettrico? Assicurati che la presa non sia inserita. Se intervieni su un cavo dell’impianto devi avere la certezza che quest’ultimo sia staccato. Insomma, è giusto essere al sicuro e lavorare su un elemento lontano da qualsiasi passaggio di corrente elettrica. Per ogni occasione, meglio operare con scarpe di gomma che isolano dal pavimento. Ora siamo pronti, come procediamo con l’allungamento?
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Definisci il cavo e la misura che ti serve
Immaginiamo di dover mettere una lampada sul comodino del letto e di avere la presa troppo lontana dalla cassetta. Di certo non intraprendi lavori di muratura per questo motivo, è ovvio. Così stacchi la presa e porti la lampada su un piano di lavoro. Prima, però, con un metro definisci quanto manca alla presa per essere infilata comodamente, dando qualche centimetro di abbondanza. Poi ti procuri un cavo simile per creare la prolunga.
Devi spellare i cavi elettrici con precisione
La prima operazione: togliere la guaina di plastica che consente ai fili di isolarsi e trasmettere elettricità in sicurezza. Ci sono metodi casalinghi che ti consentono di spellare i cavi, magari con taglierino e forbici da elettricista, ma se non vuoi correre rischi per te e per il cavo devi usare uno strumento che non può mancare.
Sto parlando della pinza spelafili. In realtà ne esistono di diverse, con aperture e funzioni differenti. Io consiglio di usare un attrezzo capace di riunire in un unico supporto diverse funzioni, come ad esempio la tenaglia combinata per taglio, spellatura e crimpatura. Mai sentito parlare di quest’ultima funzione? Non temere, ecco la definizione:
L’operazione di crimpatura consiste nel connettere fisicamente ed elettricamente, mediante l’utilizzo di un attrezzo chiamato crimpatrice, un cavo elettrico a un’opportuna terminazione o connettore.
In ogni caso, a prescindere dalla pinza che hai deciso di acquistare e usare, devi togliere la guaina di gomma dal cavo di rame. Questo avviene lasciando scoperti alcuni centimetri. Evita di rovinare i fili, assicurati di avere metallo usabile e ben definito per attivare le giunture che vedrai nel prossimo paragrafo.
Ora devi giuntare i cavi elettrici: come fare?
Non pensare di poter unire i vili intrecciandoli alla buona e chiuderli con il nastro isolante: è un sistema poco sicuro, pericoloso per le persone e senza alcuna garanzia o funzionalità. Il metodo più comune:
- Unire i cavi intrecciandoli.
- Saldare con lo stagno e apposito saldatore.
- Coprire con una guaina di sicurezza.
- Infine mettere il nastro adesivo.
In realtà esistono metodi più sicuri, rapidi e veloci per giuntare. Come allungare i cavi elettrici? La spellatura per togliere la gomma è il primo passaggio: poi devi assicurarti che le due estremità si uniscano. Come fare questo?
Puoi usare giunture con stagno all’interno, spinotti, prese. I metodi che preferisco: terminali a lega stagnante, a crimpare con guaina termorestringente o il classico mammut per unire i cavi con un semplice cacciavite.
I terminali a lega stagnante sono dei connettori che occupano poco spazio (quindi possono essere usati anche in una soluzione più grande che raggruppa più fili) e che accordano il metallo dei cavi ricoprendoli di stagno.
Riscaldando il tutto c’è la fusione del materiale che si trasforma subito in una saldatura. La plastica isola il lavoro e hai un cavo giuntato alla perfezione. Un discorso simile puoi ottenerlo con il secondo metodo elencato.
Unire con terminale a crimpare e mammut
Come funzionano i le giunture con guaina termorestringente Inserisci i cavi spelati nel nottolino in metallo ricoperto dalla plastica, sigilli il tutto con la crimpatrice che consente di effettuare una buona aggraffatura cavi elettrici. Riscaldi il tutto e hai una soluzione resistente a umidità e infiltrazioni.
Per crimpare fili elettrici, però, hai bisogno della pinza specifica elencata prima. Mentre per unire i cavi con il mammut, giuntura rigida che accoglie le due estremità, hai bisogno di un giravite che chiude il circuito.
Di sicuro questa è la soluzione più resiste, soprattutto se pieghi il tutto con una fascetta, ma occupa molto spazio. Per questo i morsetti per giuntare cavi elettrici possono essere utili soprattutto nelle cassette di derivazione.
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Come allungare i cavi elettrici secondo te
Per prolungare un collegamento bastano pochi passaggi. Se il bisogno è momentaneo, Ovviamente, puoi usare le classiche prolunghe ma la soluzione più efficace è quella di studiare bene la posizione delle prese nel muro. E se magari c’è un bisogno specifico affrontare una piccola spesa e modificare le posizioni. Giusto?